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FOCUS: TAX COMPLIANCE
1. Cos'è la Tax compliance?
Con il termine "Tax compliance" si intende:
(i) la conformità dei comportamenti alle regole fiscali, ovvero
(ii) l'adempimento spontaneo, da parte dei contribuenti, agli obblighi di natura fiscale (in primo luogo a quelli inerenti il versamento delle imposte).
La Tax Compliance mira a:
Lo sforzo di favorire la c.d. "lealtà fiscale" e l'impegno dell'Amministrazione finanziaria in tal senso seguono il percorso già intrapreso da molti Stati - con riferimento alle indicazioni dell'OCSE - con l'inserimento nei propri sistemi tributari di norme atte a favorire la c.d. "co-operative tax compliance" ...
2. Strumenti di Tax Compliance nell'Ordinamento Fiscale ItalianoL'Italia ha introdotto diversi strumenti per favorire la Tax Compliance, modernizzando il rapporto tra fisco e contribuenti
2.1 In particolare: la co-operative tax compliance nell'ordinamento italiano: il regime di adempimento collaborativo introdotto dal D.Lgs. n. 128/2015
Il "regime di adempimento collaborativo" introdotto dal D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128, recante "Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23", prevede a carico delle imprese:
2.2 In particolare: gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) istituiti dall'Agenzia delle Entrate
Altra iniziativa riguardante l'ambito della Tax compliance è l'introduzione di "indici di compliance", che andranno a sostituire progressivamente gli studi di settore.
In particolare, con l'istituzione degli indici sintetici di affidabilità (ISA), l'Agenzia delle Entrate (AdE) ha inteso "favorire l'assolvimento degli obblighi tributari e incentivare l’emersione spontanea di redditi imponibili." Come evidenziato nell'apposita pagina del sito istituzionale dell'AdE: "L’istituzione degli indici per gli esercenti di attività di impresa, arti o professioni, rappresenta un’ulteriore iniziativa che mira, utilizzando anche efficaci forme di assistenza (avvisi e comunicazioni in prossimità di scadenze fiscali) ad aumentare la collaborazione fra contribuenti e Amministrazione finanziaria."
Con il termine "Tax compliance" si intende:
(i) la conformità dei comportamenti alle regole fiscali, ovvero
(ii) l'adempimento spontaneo, da parte dei contribuenti, agli obblighi di natura fiscale (in primo luogo a quelli inerenti il versamento delle imposte).
La Tax Compliance mira a:
- promuovere una cultura di adempimento spontaneo degli obblighi fiscali;
- migliorare la trasparenza nelle relazioni tra fisco e contribuenti;
- ridurre il rischio di contestazioni e contenziosi fiscali;
- ottimizzare la gestione fiscale delle imprese.
Lo sforzo di favorire la c.d. "lealtà fiscale" e l'impegno dell'Amministrazione finanziaria in tal senso seguono il percorso già intrapreso da molti Stati - con riferimento alle indicazioni dell'OCSE - con l'inserimento nei propri sistemi tributari di norme atte a favorire la c.d. "co-operative tax compliance" ...
2. Strumenti di Tax Compliance nell'Ordinamento Fiscale ItalianoL'Italia ha introdotto diversi strumenti per favorire la Tax Compliance, modernizzando il rapporto tra fisco e contribuenti
- Cooperative Compliance (Regime di Adempimento Collaborativo - v. oltre)
- Introdotto dal D.Lgs. n. 128/2015
- Rivolto a grandi contribuenti
- Prevede un dialogo costante e preventivo con l'Agenzia delle Entrate
- Prevede l'implementazione di un sistema di gestione e controllo del rischio fiscale (Tax Control Framework)
- Offre benefici come riduzione delle sanzioni e tempi più brevi per i rimborsi
- Indici sintetici di affidabilità fiscale (v. oltre)
- Interpello Preventivo
- Permette ai contribuenti di chiedere chiarimenti all'amministrazione finanziaria su questioni fiscali complesse
- Diverse tipologie: ordinario, probatorio, antiabuso e disapplicativo
- Ruling Internazionale
- Per imprese con attività internazionale
- Consente di definire preventivamente con il fisco il trattamento di operazioni transnazionali
- Patent Box
- Regime opzionale di tassazione agevolata per redditi derivanti dall'utilizzo di beni immateriali
- Mira a incentivare investimenti in R&S in Italia
- Dossier Transfer pricing
- Introdotto dal D.L. n. 78/2010 e successivamente modificato
- Consente alle imprese multinazionali una migliore predisposizione e conservare documentazione sui prezzi di trasferimento
- Consente di accedere al regime premiale di penalty protection in caso di contestazioni
- Favorisce la trasparenza nelle operazioni infragruppo e riduce il rischio di contestazioni
- Prevede l'implementazione di un sistema di gestione e controllo del rischio fiscale (Tax Control Framework)
- Offre benefici come riduzione delle sanzioni e tempi più brevi per i rimborsi
- Dichiarazioni Integrative e Ravvedimento Operoso
- Permettono di correggere errori o omissioni nelle dichiarazioni fiscali
- Consentono di beneficiare di riduzioni sulle sanzioni
- Fatturazione Elettronica
- Obbligatoria dal 2019 per la maggior parte delle operazioni
- Facilita il controllo e la trasparenza nelle transazioni
- Certificazione Unica e Dichiarazione Precompilata
- Semplificano gli adempimenti per i contribuenti
- Riducono il rischio di errori nella compilazione delle dichiarazioni
2.1 In particolare: la co-operative tax compliance nell'ordinamento italiano: il regime di adempimento collaborativo introdotto dal D.Lgs. n. 128/2015
Il "regime di adempimento collaborativo" introdotto dal D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128, recante "Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23", prevede a carico delle imprese:
- l'implementazione di un efficace sistema di autovalutazione preventiva del rischio fiscale (mediante la costruzione e la manutenzione del c.d. Tax Control Framework: vedi oltre);
- l'osservanza degli obblighi di disclosure e promozione di una mission aziendale improntata al rispetto della normativa tributaria;
- semplificazioni;
- riduzione di sanzioni;
- (e, più in generale) di un rapporto “privilegiato” con l’Amministrazione finanziaria.
2.2 In particolare: gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) istituiti dall'Agenzia delle Entrate
Altra iniziativa riguardante l'ambito della Tax compliance è l'introduzione di "indici di compliance", che andranno a sostituire progressivamente gli studi di settore.
In particolare, con l'istituzione degli indici sintetici di affidabilità (ISA), l'Agenzia delle Entrate (AdE) ha inteso "favorire l'assolvimento degli obblighi tributari e incentivare l’emersione spontanea di redditi imponibili." Come evidenziato nell'apposita pagina del sito istituzionale dell'AdE: "L’istituzione degli indici per gli esercenti di attività di impresa, arti o professioni, rappresenta un’ulteriore iniziativa che mira, utilizzando anche efficaci forme di assistenza (avvisi e comunicazioni in prossimità di scadenze fiscali) ad aumentare la collaborazione fra contribuenti e Amministrazione finanziaria."